Visualizzazioni totali

lunedì 28 maggio 2012

IL CERCHIO DELLA VITA


In una foresta all'interno dei Monti Sibillini, viveva un branco di lupi. Erano dei lupi tranquilli che ogni tanto si accontentavano di fare qualche scorribanda giu' in paese per mangiare qualche vecchia gallina nei pollai, ma niente di piu'.
Nel branco pero', viveva un lupo che non era come gli altri, se ne stava sempre distante dal gruppo , brontolando in continuazione, la sera, tutto solo in cima al monte ululava alla luna e progettava di diventare il piu' grande e potente lupo della foresta.
Non sopportava di vedere i suoi compagni passeggiare tranquillamente mentre a poche decine di metri da loro delle tenere pecorelle se ne stavano placide a pascolare fra i cavalli e le capre. ''Non è giusto'' pensava fra se e se', ''Io sono un lupo e tutti gli animali mi devono rispettare e temere, parlero' con mio padre che, con le buone o le cattive mi dovrà ascoltare''.
Al mattinodi buon'ora si presento' dal padre, che era un buon capo e da sempre aveva comandato su quella foresta con armonia e tranquillità e gli disse:'' Io non ti riconosco piu' come capo e da questo momento prendero' io il comando, vedrai quello che sa fare un vero lupo!! Seminerò il terrore in questi boschi e tutti dovranno tremare quando passo io. Vedrai!
Con un salto improvviso balzo' sul vecchio padre e gli diede un profondo morso nella gola e mentre tutti i lupi del branco accorrevano in soccorso del capo, lui, gridando disse alla folla: ''Il lupo padre sta morendo, d'ora in poi sono IO il capo supremo e chi non mi ubbidirà farà la sua stessa fine. Da questo momento incomincia la caccia, vi ordino di portarmi teneri agnellini, caprette, polli e tutto il bestiame che riuscirete a scovare! L'uomo mi dovrà odiare, solo cosi' tutti gli animali capiranno una buona volta chi è il piu' forte, e, soprattutto, che noi lupi non conviviamo con ''certi'' esseri inferiori, bensì ce li pappiamo a pranzo!!!''
Da quel momento ebbe inizio la caccia, i lupi, anche se malvolentieri, cominciarono a scendere nei villaggi uccidendo e razziando tutto, presero agnelli, caprette, vitellini, puledri....lasciando dietro di loro solo morte e disperazione....
Il tempo passava ed il lupo cattivo divento' papà di tre bellisssimi cucciolotti.
Un giorno i piccolotti, vispi e allegri, videro delle formichine che, con il loro cammino, avevano formato una lunghissima fila indiana.....presi dalla curiosità cominciarono a seguirla....e si allontanarono dalla tana mentre mamma lupa era a caccia. Ad un tratto i piccoli lupi si ritrovarono in una radura e, spaventati, incominciarono a guaire chiamando la mamma......all'improvviso spunto' proprio di fronte a loro, un grosso caprone che, con gli occhi iniettati di sangue, li costrinse a seguirlo dicendo:'' Bene... bene ....mh....i cuccioli del terribile Igor... vedremo se farà ancora il baldanzoso quando saprà che i suoi amati figlioletti sono nelle nostre mani!''
Ben presto la notizia si sparse in tutta la foresta ed il lupo cattivo affranto dal dolore non riusciva neppure a pensare al da farsi. Improvvisamente....senti' avvicinarsi qualcuno....alzò la testa e.....la figura del vecchio padre lupo si stagliò a pochi passi da lui.....:'' Figlio mio ti rendi conto di aver scatenato l'inferno in questa foresta? Si, è vero, noi siamo lupi, ma anche noi abbiamo bisogno degli altri animali per vivere. Nessuno puo' sopravvivere senza l'aiuto degli altri, impara la lezione, anche le capre, tanto tranquille all'apparenza, se ferite possono diventare acerrimi nemici e procurarti tanto dolore. Se ci tieni a rivedere i tuoi figli, fa questo tentativo, va dalle capre, ammetti di aver sbagliato, dì che hai bisogno di loro e che, da adesso in poi, governerai in questa grande foresta con equità e giustizia senza fare altro male a nessuno.''
Il lupo Igor, affranto dal dolore per i piccoli, in un lampo comprese tutto il male che aveva fatto, tutto il dolore che aveva procurato a quei padri a cui aveva strappato i figlioli e, dubitando di poter mai essere perdonato, si incammino' verso l'ovile dove erano radunate le pecore e le capre.
Al suo passaggio tutti inveivano contro di lui lanciandogli contro pietre, rami, sterco.......ma lui continuava a camminare a testa bassa fino a raggiungere il recinto del caprone che, vedendolo, con voce cattiva gli chiese che cosa volesse. Lui a bassa voce, sempre tenendo la testa china, chiese scusa per tutto, chiese perdono per tutti gli animaletti innocenti che aveva fatto soffrire e promise solennemente di ricominciare a convivere con tutti serenamente cosi' com'era un tempo. Il caprone, che era un vecchio saggio, lo guardo' intensamente, capì che le sue parole erano sincere e disse:'' Igor, nella vita abbiamo bisogno l'uno dell'altro, sempre, nessuno è piu' importante dell'altro, anche il piu' piccolo animaletto è necessario a farci vivere bene. Il cerchio della vita è questo e non lo si deve cambiare M A I !!! 


FONTE: http://www.favole.org/cerchio_vita.html

Nessun commento:

Posta un commento